La Lettera di Credito vede coinvolti quattro soggetti:
Nel caso che si tratti di un Lettera di Credito Confermata, la banca avvisante diventa anche “banca confermante”, in inglese “Confirming bank”.
Allo scopo di definire, in modo inequivocabile, i ruoli e le responsabilità delle parti interessate, la Camera di Commercio Internazionale (CCI) ha elaborato le cosiddette NUU (Norme e Usi Uniformi) relative alle Lettere di Credito. Attualmente il testo in vigore è quello del 1° luglio 2007 identificato come ICC 600, NUU 600 o anche UCP 600 (acronimo dell’inglese Uniform Customs and Practice).
Tre caratteristiche più rilevanti della lettera di credito:
1. La Lettera di Credito sposta l’obbligo del pagamento dal compratore a una banca. Cioè a una controparte più affidabile sotto il profilo della solvibilità
2. Con la Lettera di Credito il pagamento viene subordinato alla presentazione dei documenti che attestano l’avvenuta spedizione della merce
3. La negoziazione della Lettera di Credito avviene sulla sola base dei documenti prodotti e non sul controllo della merce spedita.
Quest’ultimo punto è di particolare rilevanza. La banca italiana (confermante) ci dovrà pagare l’importo della Lettera di Credito, SOLTANTO sulla base della correttezza e completezza dei documenti che le abbiamo sottoposto. Questo ci aiuta a capire con quale attenzione e meticolosità la banca esaminerà i nostri documenti. Con cura ancora maggiore noi dovremo prepararli!
Modalità di funzionamento della lettera di credito:
Si dà per scontato che tra venditore e compratore sia già stato raggiunto un accordo (verbale o scritto) e che il venditore abbia già ricevuto un ordine d’acquisto dal compratore.
I punti 8 e 9 possono essere invertiti. La banca italiana confermante deve pagare il beneficiario indipendentemente dal suo rapporto di debito/credito con la banca emittente.
Le garanzie
La garanzia più importante è che la Lettera di Credito è “autonoma”. Questo significa che la banca emittente si assume l’impegno di pagare indipendentemente dalla compravendita che l’ha generata.
Significa, cioè, che la banca emittente è obbligata a dar seguito alla Lettera di Credito anche nel caso di sopraggiunta insolvenza dell’ordinante. In estrema sintesi: la banca estera ci pagherà anche se in nostro cliente fallisce.
C’è poi un’ulteriore garanzia: nel caso di Lettera di Credito confermata da banca italiana, quest’ultima ha l’obbligo di pagare anche in caso d’insolvibilità della banca estera. Per sintetizzare anche in questo caso: se il nostro cliente fallisce e anche la banca estera fallisce, la banca confermante italiana ha l’obbligo di pagarci!
La banca confermante italiana, in questa operazione di negoziazione della nostra Lettera di Credito, guadagna poco e rischia tanto. La banca italiana che conferma la Lettera di Credito (cioè la banca confermante) è incaricata di esaminare la nostra documentazione e di valutarne la conformità a quanto richiesto dalla Lettera di Credito stessa. Nel momento in cui approva i nostri documenti considerandoli conformi a quanto richiesto, diventa nostra debitrice per l’importo della Lettera di Credito.
Le insidie
Come tutti gli accordi, anche le Lettere di Credito nascondono alcune insidie.
Insidia n. 1. La Lettera di Credito non è confermata da banca italiana. Sebbene questo sia perfettamente legittimo, dover presentare la documentazione direttamente (o tramite una banca italiana soltanto “avvisante”) a una banca estera per la negoziazione (cioè per il pagamento) può, nella pratica diventare molto insidioso.
Per esempio può essere difficile, se non addirittura impossibile, apportare alcune piccole modifiche ai nostri documenti in modo da renderli perfettamente conformi a quanto richiesto dalla Lettera di Credito. Avere a che fare con un banca estera distante migliaia di chilometri rappresenta sempre una difficoltà in più, di cui è difficile valutare in anticipo l’importanza.
Insidia n. 2. La data di scadenza è troppo vicina e il tempo concesso è insufficiente a produrre tutta la documentazione richiesta per la negoziazione
Insidia n. 3. La Lettera di Credito contiene una clausola che non può essere soddisfatta. Anche senza averne l’intenzione, il nostro cliente (o la sua banca) può aver inserito una clausola che, al momento della preparazione dei documenti risulta impossibile o molto difficile da rispettare.
Insidia n. 4. L’importo della Lettera di Credito è espresso in una moneta diversa dall’Euro. Anche questa scelta dell’importatore è perfettamente legittima e anche frequente. Al momento della negoziazione, però, il cambio potrebbe essere variato in modo a noi sfavorevole e l’importo potrebbe essere significativamente inferiore a quello richiesto.
Insidia n. 5. Commettere l’errore di considerare la Lettera di Credito come parte della consegna/spedizione invece che parte della compravendita.
Anche se un buon contratto di compravendita evita molte insidie, si suggerisce, in ogni caso di
*secondo le NUU 600, salvo indicazione contraria, la lettera di credito è da considerarsi irrevocabile. Quindi non è indispensabile che la lettera di credito riporti la dicitura “irrevocable” in quanto l’irrevocabilità è sottintesa.
Verificare che le due date fondamentali possano essere rispettate agevolmente:
e infine
Ho chiesto la Lettera di Credito. E ora?
Concludere un accordo con il compratore che preveda il pagamento con Lettera di Credito non deve essere motivo per starcene tranquilli ad aspettare che la Lettera di Credito ci arrivi tra le mani.
Ci sono almeno due cose che dobbiamo assolutamente fare:
La nostra fattura proforma deve contenere tutti gli elementi definitivi della compravendita. Cioè tutti i dettagli previsti dal contratto di fornitura e dall’ordine che il compratore ci ha inviato.
In altre parole, la fattura proforma deve essere identica alla fattura che consegneremo alla banca insieme a tutti gli altri documenti richiesti, con le sole eccezioni
E, cosa più importante di tutte, dovrà indicare che il pagamento deve avvenire con LETTERA DI CREDITO IRREVOCABILE, CONFERMATA DA PRIMARIA BANCA ITALIANA, A VISTA.
La seconda cosa che dobbiamo fare è chiedere la copia delle istruzioni che il nostro cliente ha dato alla sua banca. Ci sono almeno due validi motivi per fare questa richiesta:
La checklist indispensabile
Appena ricevuta, è necessario esaminare attentamente la Lettera di Credito.
A questo scopo, l’elenco che segue può aiutare a porre rimedio ad alcuni errori od omissioni prima che sia troppo tardi.
Qualche dettaglio in più
La Lettera di Credito riassume gli accordi conclusi tra compratore e venditore e ne perfeziona la definizione e il buon esito.
Strumento di autofinanziamento e trading
Molti operatori economici che agiscono come intermediari, si lamentano dei rischi e dei limiti che questo loro ruolo comporta. È sicuramente vero che l’attività d’intermediario consente di entrare nel mondo dell’export con un minimo impiego di risorse finanziarie e umane ma è altresì vero che il ruolo d’intermediario ha due innegabili risvolti negativi:
il rischio di scavalcamento e il margine di profitto che, di solito, si limita a una piccola percentuale sul fatturato.
Sono proprio questi due motivi a spingere gli intermediari verso l’acquisto di merce e la successiva rivendita a importatori esteri. Questo significa trasformarsi in un trader internazionale e vendere senza essere produttori. Significa anche risolvere il problema dello scavalcamento realizzando anche profitti probabilmente molto più consistenti. Purtroppo questa soluzione presenta un ostacolo spesso difficile da superare: la insufficiente disponibilità di risorse finanziarie. Come se non bastasse, c’è anche un altro aspetto negativo: l’elevato rischio insito nell’acquisto di merce sulla cui produzione il trader ha un controllo limitato se non addirittura nullo.
La soluzione a questi problemi c’è e ha un nome preciso: lettera di credito trasferibile.
In sintesi, possiamo affermare che la lettera di credito trasferibile consente di comprare senza pagare e di rivendere realizzando profitti anche considerevoli. Consente, cioè, al trader di autofinanziarsi senza impegnare risorse proprie e senza ricorrere a costosi e incerti affidamenti bancari.
La lettera di credito trasferibile è un tipo di credito documentario che consente al beneficiario (in questo caso il trader) di ordinare alla banca che l’importo della lettera di credito stessa sia trasferito, tutto o in parte, a un altro beneficiario.
Questo, in sintesi, è il succedersi delle operazioni:
ATTENZIONE
Allo scopo di consentire al trader di nascondere al compratore e al produttore le rispettive identità, la Camera di Commercio Internazionale di Parigi ha previsto (art. 38, d, NUU 600/07) che il trader, nel trasferire una parte del credito al secondo beneficiario (il produttore), possa:
ATTENZIONE
Il trader (primo beneficiario) può trasferire una parte del credito a uno o più beneficiari (“secondi beneficiari”) ma questi ultimi non possono, a loro volta, trasferire ad altri gli importi a loro destinati.
La lettera di credito trasferibile è uno strumento di grande rilevanza ed efficacia ma richiede una messa a punto perfetta. Per questo motivo il suo utilizzo è consigliabile soltanto a chi ha maturato una grande esperienza nell’utilizzo delle lettere di credito.