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Come segnalare al Garante il Revenge porn

"Chiunque può rivolgersi, mediante SEGNALAZIONE o RECLAMO, al GARANTE PRIVACY, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto SESSUALMENTE ESPLICITO che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione SENZA il suo CONSENSO in violazione dell'articolo 612-ter del Codice penale" 
Introdotto il nuovo art. 144 bis del Codice Privacy nel 2021 (d.L. n. 139/2021, convertito con la L. n. 205/2021)
 
Il GARANTE, entro 48 ore dalla richiesta, dispone il BLOCCO PREVENTIVO delle PIATTAFORME indicate dal segnalante 
Quando le registrazioni audio, le immagini o i video o gli altri documenti informatici riguardano MINORI, la segnalazione al Garante può essere effettuata anche dai GENITORI o dagli esercenti la responsabilità genitoriale 
I gestori delle piattaforme digitali sono tenuti a CONSERVARE il materiale oggetto della segnalazione, a soli fini probatori e con misure indicate dal Garante idonee a impedire la diretta identificabilità degli interessati, per dodici mesi a decorrere dal ricevimento del provvedimento.
I gestori delle piattaforme devono anche indicare senza ritardo al Garante o pubblicare nel proprio sito internet un RECAPITO al quale possono essere comunicati i provvedimenti adottati.
Infine, quando il Garante, a seguito della segnalazione, acquisisce notizia della consumazione del reato di revenge porn di cui all’articolo 612 ter c.p., nel caso di procedibilità d’ufficio TRASMETTE al PUBBLICO MINISTERO la SEGNALAZIONE ricevuta e la documentazione acquisita.
 Per comprendere la portata del fenomeno, la Polizia Postale ha segnalato un AUMENTO dei CASI di REVENGE PORN nel 2021 rispetto al 2020 pari al 78%. Al contempo, sono aumentati anche i casi di c.d. sextortion, ossia il fatto di MINACCIARE la vittima di PUBBLICARE FOTO e VIDEO privati in caso di mancato adempimento ad un RICATTO di vario tipo.