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Continue prepotenze a scuola: bullo minorenne condannato

Continue prepotenze a scuola: bullo minorenne che rubava oggetti scolastici, simulava sul corpo della vittima un rapporto sessuale e lo sbeffeggiava davanti a tutti prendendolo continuamente in giro condannato

Un minorenne compie bullismo contro un compagno di scuola: condannato dai Giudici Minorili; la vittima era stata gravemente compromessa la libertà psichica del compagno di scuola vittima e il bullo, anche se minorenne, è stato ritenuto capace di intendere e di volere e quindi imputabile. E’ stato dunque condannato per violenza privata ovvero pe ril reato previsto dall’art. 610 del Codice Penale. (Cassazione penale sez. V, 30/11/2020, n.163)

Ma cos’è il bullismo?

Il bullismo sono quegli atti di prepotenza tra pari, ripetuti nel tempo, intenzionalmente aggressivi da parte di un prevaricatore verso una vittima ove la vittima rimane succube e subisce.

La vittima prevaricata infatti è generalmente vulnerabile, fisicamente o psicologicamente debole, più timida e meno capace di difendersi efficacemente dagli attacchi e dalle molestie del bullo ed usualmente isolata e poco considerata dai compagni di classe.

È “prepotenza” qualunque aggressione, esplicita o nascosta, qualunque umiliazione od intimidazione perpetrata da uno o più bambini/ragazzi ai danni di uno o più compagni.

Le prepotenze possono essere poste in essere da un singolo bullo, ma generalmente vedono il coinvolgimento del gruppo dei compagni bulli, che operano a sostegno del bullo o partecipando attivamente alla prevaricazione o isolando la vittima e mostrandosi indifferenti nei suoi confronti. Talora il gruppo viene manipolato dal prepotente affinché più compagni partecipino alle prepotenze o molestino la vittima al posto del bullo (bullismo relazionale).

Gli atti di bullismo avvengono prevalentemente a scuola o nei dintorni del contesto scolastico, tuttavia in misura crescente le prepotenze vengono riportate nel contesto virtuale di internet (ad esempio attraverso la pubblicazione in rete di filmati che riprendono le prevaricazioni) o vengono messe in atto per mezzo delle tecnologie (uso di sms, chat-line, e-mail). In queste situazioni si parla di cyberbullying.

Tipi di prepotenze:
 
  1. Prepotenze dirette: Spintoni, calci, schiaffi, pestaggi, furti, danneggiamento di beni personali, offese, prese in giro, denigrazioni (anche a connotazione sessuale o connesse all’appartenenza a minoranze etniche o religiose o alla presenza di handicap), minacce, estorsioni
     
  2. Prepotenze indirette: diffusione di storie non vere ai danni di un/a compagno/a, esclusione di un/a compagno/a da attività comuni (scolastiche o extrascolastiche)....
     
  3. Cyberbullying: invio di sms, mms, email offensivi/e o di minaccia, diffusione di messaggi offensivi ai danni della vittima, attraverso la divulgazione di sms o email nelle mailinglist o nelle chatline, pubblicazione nel cyberspazio di foto o filmati che ritraggono prepotenze o in cui la vittima viene denigrata