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Cosa fare se si è vittima di truffe on-line

La vittima di una truffa può denunciare il fatto alle autorità mediante deposito di una denuncia-querela.

Attenzione al termine di presentazione della denuncia-querela che è di tre mesi dalla data del fatto, ovvero dalla scoperta del medesimo.

Le vittime di una truffa on line possono agire per il risarcimento del danno subito o, quantomeno, la restituzione del denaro eventualmente pagato.

La persona offesa viene avvisata quando viene fissato il processo (la prima udienza dibattimentale o preliminare), infatti riceve copia dell’avviso di fissazione di udienza preliminare o del decreto di citazione a giudizio, che contengono la data, l’ora e il luogo fissato per l’udienza.

Le vittime possono decidere di costituirsi parte civile nel processo.

Se decidono di costituirsi parte civile, rivolgendosi a un legale possono rivendicare il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti.

Va sottolineato come le Forze dell’ordine sottolineino come la miglior tutela in materia di truffe online rimanga la prevenzione, considerato che in molte ipotesi risulta addirittura impossibile trovare il reale truffatore, che, spesso, utilizza numeri di telefono o dati falsi o intestati a un soggetto che nulla ha a che vedere con il reato, rendendosi così irraggiungibile e non identificabile e, causando, dunque, l’archiviazione del procedimento eventualmente instauratosi.