L’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardanti il loro mondo familiare o personale non lede la loro privacy.
Se gli elaborati vengono letti in classe, però, e specialmente se essi riguardano argomenti delicati, ciascun insegnante cas per caso deve avere la sensibilità e la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche e la tutela dei dati personali.
Rimangono in ogni caso sempre vigenti gli obblighi di riservatezza riguardo al segreto d’ufficio e professionale dei docenti.
In generale, spiega il Garante Privacy, nelle iniziative didattiche va tenuto in considerazione l’interesse primario del minore e le eventuali conseguenze anche sul piano relazionale che potrebbero derivare dalla conoscibilità e circolazione delle informazioni personali o delle vicende familiari dell’alunno all’interno della classe o della comunità scolastica.
PER APPROFONDIRE:
vademecum "La scuola a prova di privacy"
https://www.gpdp.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9886884
https://www.miur.gov.it/privacy-tra-i-banchi-di-scuola